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21 gennaio 2014

RECENSIONE - La storia di una cenerentola di Lucia Cantoni

Titolo: La storia di una cenerentola
Autore: Lucia Cantoni
Editore: Genesis Publishing



Questo romanzo è dolce, genuino, un esempio attuale di fiaba.

L’inizio è tranquillo, ci fa conoscere la protagonista, Costanza, che perdendo la madre si trova ospitata da una ricca signora, Clarissa Carignani. Da quel momento tutto si svolge molto velocemente.
- Lei si ambienta subito e va all’università.
- Le relazioni si sviluppano all’istante: confidenze, passioni, amori, gentilezze tra praticamente estranei. Si da subito fiducia al prossimo e alle parole dette da chi non si conosce. 

Costanza è una ragazza bella, intelligente, modesta e influenzabile, la cenerentola della situazione.
I personaggi maschili. Il rampollo di casa Carignani, Julian, è immancabilmente un bellissimo casanova che fa un grosso capitombolo ai piedi della protagonista. Non è il classico principe azzurro, anzi non è affatto perfetto e spesso sbaglia. Poi abbiamo Massimiliano Abate, antagonista, assistente professore universitario, che mostra nel giro di pochi minuti mostra uno spropositato interesse per Costanza e lei quasi quasi pende dalle sue labbra pur non conoscendolo.
Forse sono troppo realista io, ma non mi sono trovata coinvolta perché tutto spinge troppo per creare la trama (amori e dissapori) se alcune cose fossero state più graduali e approfondite forse avrei percepito diversamente alcuni fatti e avvenimenti. Un esempio: Costanza il primo giorno di università incontra Massimiliano Abate. Credibile che lui rimanga affascinata dalla bellezza di lei, meno credibile che lui si prenda addirittura la confidenza di regalarle subito un vestito per il suo debutto in società.  Lei, poi, come se niente fosse, lo indossa anche. Se i due si fossero conosciuti meglio, se tra i due ci fosse stato un rapporto almeno un po' consistente, avrei capito, ma così dal nulla non mi è sembrata un'azione plausibile.
Quasi su un altro filone narrativo si sviluppano poi le vicende di Lea (amica della protagonista) e Cristiano, la loro storia è marginale e fa da contorno a quella di Costanza occupando qualche pagina.
Il testo è scritto bene, in modo semplice e soprattutto nei momenti hot non è mai volgare  ma molto delicato e questo è un gran pregio! Una lettura  leggera e simpatica, ingenua forse. Una favola moderna, che piacerà alle persone molto romantiche. Per quanto riguarda me, purtroppo, non mi ha convinto, se ci fosse stato quell'approfondimento in più sulle relazioni tra personaggi mi sarebbe piaciuto maggiormente.

Uno spezzone davvero tenero. Costanza non può permettersi le scarpe che sogna.
«Che cos’è?» Strizzò le palpebre, curiosa.
«Aprilo!» La esortai con una punta di disagio. E se mi fossi sbagliato e non fossero state del modello giusto? Scartò la confezione e, notando il nome impresso sulla scatola, fece uno sberleffo.
«Spero per te che non sia ciò che credo.» Mi minacciò scherzosamente. Tolse il coperchio e rimase un attimo immobile a osservarne il contenuto.
«Allora, sono quelle che ti piacevano, vero?» Domandai titubante.
«Si… Sono le Gucci da quattrocento euro che non potevo permettermi e che
non volevo che mi comprassi!» Mi rispose ostinata, ma con il sorriso sulle
labbra.
«Oh, meno male!» Tirai un sospiro di sollievo, mentre m’inginocchiavo
accanto a lei prendendo in mano una delle scarpe.
«Che stai facendo?» Mi chiese irrigidendosi.
«Non è questo che fa il Principe? Metto la scarpetta a Cenerentola!»

❤❤1/2

TRAMA
Costanza De La Cruz è una giovane di ventidue anni, rimasta orfana di madre. A qualche mese dalla scomparsa di quest’ultima, Clarissa Carignani, un’anziana e facoltosa signora, la contatta adducendo di aver promesso alla defunta donna di prendersi cura della figlia. Costanza, ancora molto legata al ricordo della madre, decide di assecondare il suo ultimo desiderio e si trasferisce a Torino, ospite nella principesca tenuta di proprietà della famiglia Carignani. Nel capoluogo piemontese entrerà in contatto con un mondo patinato e lussuoso, ma spesso ingannatore e che allungherà su di lei le sue insidiose spire… La nuova vita di Costanza si aprirà con l’incontro-scontro con Julian, lo spigliato e affascinante nipote di Clarissa che tenterà ogni mezzo per riuscire a sedurla, ma che cadrà ben presto vittima del suo stesso gioco. Ma quando segreti importanti incomberanno su di loro…
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2 commenti:

  1. Ciao Nel, :) innanzitutto, grazie per il tempo che hai deciso di dedicare al mio romanzo! Mi fa molto piacere che il mio stile narrativo sia stato di tuo gradimento e che tu abbia apprezzato la delicatezza delle scene più audaci! *_* Accetto di buon cuore il tuo giudizio, ogni osservazione (positiva o negativa che sia) aiuta la crescita personale e lavorativa. Il mio romanzo voleva essere un’opera prima leggera e divertente, avente lo scopo di fare sognare con un pizzico di romanticismo pur senza perdere di vista la quotidianità di una coppia di ventenni del giorno d’oggi. ^^ Mi sentirei di fare un unico appunto: il repentino interesse di Massimiliano (l’antagonista della storia) è motivato da un sua ragione personale (ovviamente tu la conosci, avendo letto il libro) che non svelerò per non rovinare la lettura a chi desiderasse leggere il racconto, per questo ritenevo fosse giustificato e verosimile.
    “La storia di una Cenerentola” racconta una storia d’amore divertente e spensierata e non rappresenta che il punto di partenza per me. :)
    Spero, invece, di poterti annoverare tra i miei lettori per il primo romanzo della mia trilogia a sfondo storico “Omnia vincit Amor”, di prossima uscita e che rispecchia maggiormente ciò che sono e che mi piace scrivere.
    Grazie ancora per le tue impressioni e a presto! :)
    Lucia Cantoni

    RispondiElimina
  2. Ciao grazie del tuo intervento.
    Nell'esempio riportato, ho considerato anche l'interesse personale di Massimiliano e comunque l'ho trovato un gesto avventato regalare un abito da debutto e anche la protagonista l'ho trovata avventata nell' indossare un regalo del genere così a cuor leggero. Dal mio punto di vista, se una persona che a stento conosci ti regala un vestito da gran ballo, più che ammaliarti ti insospettisce. Come scritto all'inizio della recensione, ho trovato un po' di velocita nello svilupparsi delle relazioni, questa dell'abito era una delle scene rimaste impresse.

    Volevi un opera leggera, divertente e romantica, e ci sei riuscita su questo non ci piove. Sai scrivere, sai descrivere, sai trattare l'amore in modo dolce e delicato, col piccante che non stona. Vero, questo è solo l'inizio per te, hai tutte le capacità per volare. Purtroppo in me non è scattato il coinvolgimento, forse proprio per i punti di vista differenti e per quella mancanza di gradualità che ho avvertio io, ma non tutti sono come me per fortuna :p

    In bocca al lupo, grazie a te.

    Nel

    RispondiElimina

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