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20 aprile 2017

INTERVISTA - Aliénor J. O’Hara e L’Alba della Cacciatrice

Salve lettori, ospite di Peccati di Penna: Aliénor J. O’Hara e il suo romanzo L’Alba della Cacciatrice.

Aliénor J. O’Hara è una giovane autrice valdostana. Ha iniziato a scrivere da bambina, spinta da una grande passione per i libri e da una fantasia incontenibile, passione che continua a coltivare nel tempo libero insieme a quella per la lettura. Ama il cinema, il fantasy e i fumetti.
Ha esordito come autrice nel 2015 con “Se quel giorno a New York...” edito da Harper Collins Italia, che si è aggiudicato il terzo posto all’eLit Italian Talents 2015, contest promosso dalla stessa casa editrice.

Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
Scrivo praticamente da quando ho imparato. Le storie e i libri sono stati la mia grande passione da sempre e scrivere ne è stata una piacevole e obbligata conseguenza, complice anche una fervida immaginazione. La verità è che la realtà così com’è non mi è mai bastata e ho sempre cercato ALTRO. La scrittura è stato proprio questo, vivere tutto ciò che non potevo trovare nella vita di tutti i giorni e col tempo è diventata anche una valvola di sfogo. Non posso farne a meno. è una parte di me.

Qual è stato il tuo primo testo?
il mio primo romanzo compiuto è stato in realtà una storia fantascientifica. Non ha mai “visto davvero la luce” perché non sono mai riuscita a mettere davvero la parola fine, a sentirmi pienamente soddisfatta da ciò che ho prodotto. Regolarmente lo riprendo in mano, nella speranza che sia la volta buona, ma ancora sento che manca qualcosa e allora continua a rimanere nel cassetto, in attesa del giorno in cui scoprirò cosa manca.

Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?
Ho sempre avuto una predilezione per il genere Fantasy, ma in realtà ho sempre letto di tutto. Ci sono magari periodi in cui preferisco un genere piuttosto che un altro, ma in generale leggo davvero di tutto. Per quanto riguarda la scrittura, ho scritto storie un po’ di tutti i tipi, ma ancora una volta il Fantasy è quello più nelle mie corde, probabilmente.

Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
È stato un percorso lungo e di auto-convincimento. Scrivere quest’opera ha significato 5 anni di duro lavoro, non solo per la stesura ma anche per la ricerca e lo studio che sono serviti a creare tutta l’ambientazione e i personaggi. Soprattutto ci sono voluti cinque anni di lavoro su di me per rispondere alla domanda: voglio davvero pubblicare un mio libro? Quando ho deciso di tentare ho cominciato partecipando a un concorso letterario, per testare un po’ le mie capacità ma soprattutto la mia emotività al probabile rifiuto. Invece il concorso è andato bene e così nel frattempo ho pubblicato un altro libro. Le emozioni che ho provato per quella pubblicazione però mi hanno dimostrato che scrivere e pubblicare romanzi non è solo una passione. è la mia strada. ovunque possa portarmi.

Come è nata l’idea di L’Alba della Cacciatrice? Cosa ti ha ispirato?
“L’Alba della Cacciatrice” è nato da una semplice domanda: come sarebbe il mondo se la magia esistesse davvero? Cosa significherebbe per il nostro mondo e il nostro futuro? A ispirare queste domande è stato l’incontro con alcune persone che poi sono diventate anche amici importanti che credono che il mondo sia molto più di ciò che vediamo e tocchiamo e mi sono spesso trovata a chiedermi “cosa potrebbe essere questo di più?”. 
Una nuova guerra è scoppiata e sta cambiando molte cose. Charlie lo sa bene. La sua famiglia sta scappando dai bombardamenti da più di un anno e alla fine è persino costretta a lasciare il suo paese. Ciò che troverà nella sua nuova casa, però, non è esattamente ciò che si sarebbe aspettata. Una strana zia che non sapeva di avere e una realtà oscura persino peggiore della guerra che si è lasciata alle spalle. Una realtà che mai avrebbe osato immaginare e che le strapperà dalle mani tutto ciò che ha, che le costerà quasi tutto ciò che è. Una realtà che prende forma dai suoi sogni più oscuri. Cosa faresti tu se i tuoi peggiori incubi prendessero improvvisamente vita?

Quanto c’è di te in questo testo?
In questo romanzo in particolare non c’è un personaggio che mi rappresenta più degli altri. In realtà io credo che ogni personaggio parli un poco del proprio autore. Invece credo che l’ambientazione in generale parli molto di me e del modo in cui vedo il mondo.

Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?
Io credo che il blocco dello scrittore sia in realtà pigrizia. Ho notato che più scrivo e più non solo ho voglia di scrivere, ma più mi riesce facile. Invece, se passo un po’ di tempo senza scrivere ecco che diventa più difficile riprendere ed essere assiduo nella stesura. Credo davvero che sia pigrizia e l’ispirazione nasce dalla vita di ogni giorno, quindi quando non so come uscire da un vuoto nella trama o come proseguire alla chiusura di un capitolo mi basta fare qualcos’altro anche solo per mezz’ora e allora poi il mio cervello si riavvia e ritorna a produrre.

Cosa vuoi comunicare con la serie SHADOWS WORLD?
Credo che ciò che comunicherà la serie con più forza sono due messaggi in particolare. Il primo è la tolleranza e l’accettazione del diverso. è difficile accettare ciò che non si conosce ma non c’è altro modo per progredire. Il secondo invece è il rispetto del mondo in cui viviamo. Abbiamo la fortuna di vivere in uno degli angoli più fantastici e incredibili dell’universo, dovremmo imparare a rispettarlo e preservarlo come quel privilegio che è e che siamo abituati a dare per scontato.

Cosa pensi del Self-Publishing?
Credo che sia una grande possibilità. Oggi come oggi è difficile farsi notare o considerare dalle case editrici e molti libri notevoli non potrebbero vedere la luce senza questa possibilità. Certo, potremmo anche dire che così non solo i buoni libri ma anche quelli mediocri possono vedere facilmente la luce, ma credo che, per leggere un libro che ti rimane nel cuore vale la pena leggerne dieci che speri di dimenticare al più presto.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Nell’immediato futuro uscirà il primo vero volume della saga Shadows world (L’Alba della Cacciatrice è una sorta di anteprima), spero entro la fine dell’anno. Per il resto…vedremo! 

Grazie mille per questa chicchierata a Aliénor J. O’Hara, in bocca al lupo per le tue pubblicazioni e sempre buona scrittura!

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