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17 novembre 2017

RECENSIONE Review Party - La figlia modello di Karin Slaughter | HarperCollins

Salve peccatori, oggi recensione speciale perché fa parte di un Review Party dedicato al nuovo thriller di Karin Slaughter! Troverete le altre recensioni su: Il bianco e il nero. Emozioni di una musa, Il colore dei libri, Le recensioni della libraia, Regin la radiosa e Voglio essere sommersa dai libri.

Non avevo letto ancora nulla di Karin Slaughter e devo dire che mi ha sconvolta, perché non tutti i thriller sono così forti. 

La figlia modello parte quasi subito con violenza, con scene agghiaccianti che lasciano senza fiato, ricche di dettagli. 

La storia si sviluppa su due binari, una porta al presente e al passato della famiglia Quinn, l'altro a una sparatoria a scuola sempre nel presente, precisamente nella cittadina natale delle protagoniste: Pikeville.

Il primo filone del romanzo è lungo, articolato, complesso, ampiamente trattato e a tratti dispersivo. Si parla a fondo di Charlie e Samantha Quinn e di loro padre Rusty che volente o nolente è causa di tutti i mali della sua famiglia. Questo personaggio resta quasi in ombra rispetto alle figlie ma, credetemi, ha un peso e una influenza anche sul lettore. 
Rusty Quinn è un padre che ha sempre amato le sue figlie, e un uomo che sempre lottato per dare a tutti una chance anche quando non la meritavano. In quanto avvocato, difendeva demoni e diavoli in terra, alla ricerca di un vero innocente, il suo "unicorno" da salvare, e riesce quasi a trovarlo...
Questo personaggio riesce a commuovermi.
Il secondo filone è una sorta di distrazione, sembra il principale ma è un trucco! Ciò spiega perché a metà libro, dopo la sparatoria, non vi sia ancora nessuna scena con il sospettato e di conseguenza nessun passo avanti. Tale strategia di depistaggio è interessante ma secondo me anche un'arma a doppio taglio. Inoltre, questa parte del romanzo risulta prevedibile, almeno per me che ne intuisco le dinamiche non restando sorpresa una volta arrivata all'epilogo.
Le due linee narrative si fondono riuscendo ad appassionare il lettore nonostante la Slaughter si dilunghi davvero tanto con pagine di approfondimento sulla vita dei personaggi, passaggi che talvolta spezzano la tensione e appesantiscono la lettura.
L'autrice è descrittiva e accurata, ma fortunatamente lo stile è semplice da assimilare.

La figlia modello è un bel thriller, che riesce a lasciare il segno nel lettore, provocando reazioni che solo una gran scrittura può fare e questo è il caso di Karin Slaughter.


TRAMA

Sono passati ventotto anni da quando una brutale aggressione ha sconvolto l’adolescenza di Charlotte e Samantha Quinn. Quel giorno la loro madre è stata uccisa, il padre, un noto avvocato difensore, non si è mai ripreso del tutto dalla tragedia e a poco a poco la famiglia si è disintegrata.
Charlie ha cercato di andare avanti con la propria vita, ha seguito le orme del padre e da brava figlia modello lavora con lui nel suo studio legale, ma i segreti legati a quella terribile notte nel bosco continuano a tormentarla.
Poi un gesto di inspiegabile violenza sconvolge la monotonia di Pikeville, la tranquilla cittadina di provincia in cui vive: una ragazza ha aperto il fuoco nel corridoio della scuola, uccidendo il preside e ferendo una compagna.
Per Charlie è come precipitare in un incubo. E non solo perché il primo testimone ad arrivare sulla scena del crimine è lei. Ciò che è accaduto l'ha colpita profondamente, spingendola a convincere il padre a occuparsi del caso. Ma l'ha anche riportata indietro nel tempo, a quel passato cui si illudeva di essere sfuggita.
Perché ciò che ha nascosto per quasi trent'anni si rifiuta di rimanere sepolto...
Un thriller psicologico agghiacciante, che lascia il lettore completamente spiazzato di fronte alla verità.

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